Il termine b., accompagnato talvolta dalle specificazioni ceramici o architettonici, è usato in Italia e all'estero - già nei secc. 18° e 19° per indicare i recipienti di ceramica, invetriati o smaltati, inseriti sulle superfici murarie esterne di edifici prevalentemente religiosi, cristiani o islamici.
Tale termine non è riferito alle forme degli oggetti, di varie dimensioni, ma piuttosto alla particolare utilizzazione in architettura di ceramiche create per scopi assolutamente diversi. Questi recipienti, inseriti in contesti edilizi, si distinguono da tutti quei materiali ceramici prodotti invece proprio per essere collocati nelle murature durante le fasi costruttive...
Fonte di riferimento: Enciclopedia dell'Arte medievale Treccani
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